Buone notizie dal lockdown

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Ovvero riflessioni su come ci cambia e cosa imparare

A distanza di mesi dai primi mesi di chiusura, ed ora alle prese con periodiche riestrizioni, proviamo a riflettere su questo storico sconvolgimento, per trarne qualche considerazione o addirittura (udite udite!) insegnamento.

Gli statistici sono entrati in azione e si sono messi ad analizzare le abitudini entrate prepotentemente nelle nostre case e nella nostra quotidianità.

Chiusi in casa, abbiamo giocoforza dovuto rinunciare, cambiare, imparare: sono state stilate liste di “nuove abitudini”, a volte fatte addirittura per la prima volta.

Cose fatte dagli Italiani in lockdown per la prima volta (almeno in una percentuale rilevante).

Spesa onlinesimbolook
Dopo i primi momenti di panico, caratterizzati da scaffali vuoti e frenesia, negozi e grande distribuzione si sono organizzati per spese online e consegne a casa.

Il mondo delle App è fiorito, differenziandosi anche per categorie: prodotti BIO, diete vegetariane, prodotti per la casa e per la sanificazione, pasti completi, ecc.
Di buono può insegnarci a fare una spesa oculata, comprando SOLO quello che ci occorre e nelle QUANTITA’ ADEGUATE, evitando sprechi alimentari (che sono davvero una piaga della nostra economia sregolata ed opulenta).

Ad esempio, possiamo organizzarci “per comparti”: carboidrati (integrali, come riso, pasta, pane, cereali in chicchi ed in fiocchi), proteine (carne, pesce, uova BIO, semi, derivati della soia, ecc.), contorni e frutta di stagione, condimenti (es. olio extravergine e di lino). Così avremo “tutto per qualche giorno, senza avere “troppo”.

Lavoro onlinesimbolook
Teleconferenze, call, appuntamenti virtuali: siamo stati spinti ad usare portatili e fissi, collegandoci da soggiorni o giardini, secondo diversi livelli di formalità, ma sempre con una buona dose di COMODITA’ negli orari, EVITANDO SPOSTAMENTI, con conseguente RISPARMIO DI COSTI E TEMPI MORTI.

Personalmente ho avuto modo di conoscere la piattaforma Zoom, che non avevo mai usato. Ce ne sono anche altre, tutte rese abbastanza facili nell’utilizzo. Facilmente rimarranno a questo punto come bagaglio acquisito. E questo è un plus.

Possibilità di aggiornamento professionalesimbolook
Questo è stato un aspetto del tutto positivo: chi voleva, ha potuto approfondire vari aspetti del proprio settore. O avvicinarsi per hobby e curiosità a mondi complementari o del tutto diverso:  metodi di comunicazione, aspetti social, ecc.

Sono infatti fiorite le OFFERTE FORMATIVE, spesso con CORSI GRATUITI, dando la possibilità di partecipare a chi purtroppo aveva sempre dovuto rinunciare per la frenesia della quotidianità.

Visite culturali virtualisimbolook
Musei, eventi, luoghi storici, bellezze naturali: l’Italia ed il Mondo sono stati quasi a portata di mano: abbiamo sfiorato i mosaici dorati di Sant’Apollinare Nuovo, fatto snorkeling senza bisogno di trattenere il fiato tra i coralli della barriera Australiana (ahimè, oggi in pericolo) e sorvolato le piramidi in drone. L’offerta per gli occhi si è ampliata, ma più che altro, abbiamo avuto più tempo per aprire il cuore alle BELLEZZE ARTISTICHE E CULTURALI del nostro Pianeta.

Partecipazione ad eventi, concerti, fieresimboloko
Qui purtroppo secondo me, abbiamo più perso che guadagnato: nella maggior parte dei casi, sono situazioni in cui la presenza fisica permette una partecipazione molto più intensa ed emotiva.

Concerti musicali, ricorrenze storiche, anniversari sono molto meno sentiti, partecipando da lontano. Le performance dei grandi artisti, vissute dal vivo, brillano di un’energia che lo schermo piatto non riesce a trasmettere.
Sarà un aspetto da recuperare appena possibile.

Sport e Fitnesssimbolokosimbolook
In un certo senso il “divieto” di uscire a fare movimento, ha acutizzato un desiderio che non è poi così sentito, in realtà. E’ una strana piega che prende la mentalità umana: tu prova a vietare una cosa, e quella diventerà estremamente ambita.

Lo sa benissimo chiunque lavori nel campo del benessere psicofisico, si occupi di salute o dimagrimento: spesso le persone fan fatica persino ad andare a “camminare”, quando il medico lo indica come uno dei primi, importantissimi, presidi per il benessere. (–> leggi “Il consumo calorico di cammino e corsa“)

Invece, con il lockdown, improvvisamente tutti ci siamo scoperti runner in erba, riscoprendo (speriamo stabilmente!) il VALORE DEL MOVIMENTO all’aria aperta.simbolook
Non potendo, a volte, fare cammino o corsa, (o al massimo con pesanti limitazioni), abbiamo scoperto gli allenamenti brevi ed intensi, come gli HIIT (High Intensity Interval Training): rappresentano un ottimo stimolo al consumo degli zuccheri e forniscono una bella spinta alla costruzione di massa muscolare, con ottimi benefici sul livello metabolico.

Come attività ideale, infatti, si può pensare anche ad un abbinamento tra stimoli, potendo spingere sia sull’intensità che sulla durata, abbinando aerobico ed anaerobico.
(leggi –> “Nordic Walking: uno sport per tutti, in linea con GIFT“)

Ho molto apprezzato anche l’offerta di diverse discipline, da fare in casa in maniera molto comoda, senza bisogno di attrezzatura o con una minimale: pilates, yoga, meditazione, lezioni di flessibilità e stretching. In questi casi la cosa che fa la differenza è soprattutto la QUALITA’ DELL’INSEGNANTE e la sua CAPACITA’ DI COINVOLGERE l’allievo che è al di là del video.
Didattica a distanza
La scuola ha tentato di mantenere continuità nei programmi e nei contatti con la classe. Purtroppo gli elementi dirompenti sono stati davvero troppo perché il passaggio improvviso potesse verificarsi, così, senza preparazione, e dare risultati soddisfacenti.

Differenze nella strumentazione tecnica tra bambino e bambino, difficoltà dei docenti, famiglie non sempre in grado di dare il supporto necessario, sacche di arretratezza comunicativa, bimbi con bisogni speciali.
Insomma, è stato un percorso di guerra, con più buche che dossi.
Ma sono fiduciosa che potremo colmare questi gap (tecnologici e di preparazione personale): dato che, come sembra, dovremo convivere con questo “ospite” a lungo, potremo forse usare lo studio online nei casi estremi, e fare in modo di poter tornare in sicurezza al circolo formativo e di sostegno reciproco che costituisce per il bambino la classe dei suoi pari e la guida degli insegnati.

Noi, da grandi, sappiamo bene come siano fondamentali quegli anni di scuola: quando ci sei dentro, ti senti schiacciato e non vedi l’ora di scappare. Man mano che cresci, invece, ti accorgi di come ci abbiano forgiato, mettendoci davanti le prime relazioni, i primi confronti con il gruppo e con singoli che non siano nostri parenti (e quindi ci valutino secondo un rapporto inter pares).

Mangiare con calmasimbolook
Finito di colpo il tempo della “colazione al volo” (–> leggi anche  “La colazione vera aiuta fino a cena“) e del “pranzo in 15 minuti” abbiamo avuto spazi e modi per organizzare i pasti con un margine maggiore di autonomia.

La sparizione (ormai diventata leggendaria) di farina e lievito dagli scaffali hanno riproposto, come nei decenni dei nostri nonni, l’abitudine diffusa a fare PANE E BISCOTTI IN CASA.

Un altro aspetto positivo, dunque (specie se si utilizzano farine integrali ed alimenti di alto profilo nutrizionale).

Purtroppo le statistiche ci parlano di un ingrassamento progressivo della popolazione in questo periodo. Possiamo fare delle ipotesi: dolcetti a portata di mano per fare spuntini più volte al giorno, il ricorso a consegne di fast-food, la sedentarietà forzata, la possibilità di stare a tavola più a lungo, con la famiglia, la necessità di mangiare tutti le stesse cose (con l’appiattimento, spesso, sulle esigenze dei ragazzi che richiedono pasti più ricchi).
Il fenomeno è stato colto con chiarezza dalla Nielsen Holdings (*), un’azienda globale di misurazione e analisi dei dati della spesa effettuata: durante il lockdown molti utenti hanno cercato consolazione in cibo spazzatura e comfort-food, come pizza surgelata, wurstel, patatine, creme dolci spalmabili, gelato. L’eccesso di zucchero, sale e grassi idrogenati sono ampiamente correlati ad ingrassamento ed aumento di tutte le patologie correlate.(**)

In definitiva, si è rilevato un aumento diffuso di almeno 3-4 chilogrammi a testa.
Chi ha voluto, ha compensato con movimento in aggiunta, oppure si è rimesso nei binari una volta finito il lockdown. I più pigri troveranno, come sempre, delle scuse per non prendersi cura di sé.

Dunque, un bilancio definitivo sulle abitudini è impossibile da fare.

E’ stato certo un passaggio imprevisto e violento. Ho però sentito recentemente una valutazione che mi ha colpito: in termini di ATTREZZATURA E CULTURA TECNOLOGICA, questo terribile lockdown ha rappresentato UN BALZO IN AVANTI DI CIRCA 10 ANNI.

In pochi mesi siamo stati costretti ad imparare in fretta qualcosa che sarebbe arrivato molto più lentamente.

Questo merita quindi una riflessione. Mi ricorda quel “dal letame nascono i fior” che possiamo assumere come ardito parallelo. Non è mai tardi per imparare. Scavare dentro di noi e trarre qualcosa di buono, anche quando fuori grandina.


(*) https://www.nielsen.com/it/it/about-us/

(**) JAMA Internal Medicine (Association Between Soft Drink Consumption and Mortality in 10 European Countries – A. Mullee et al.).

https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/article-abstract/2749350

RA Bentley et al.
U.S. obesity as delayed effect of excess sugar – Economics and human biology – Sept 19, 2019

Mozaffarian D – Am J Clin Nutr 79; 2004
Dietary intake of trans fatty acids and systematic inflammation in women
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15051604/

Weinberger MH, Fineberg NS, Fineberg SE, Weinberger M. 2001. Salt sensitivity, pulse pressure, and death in normal and hypertensive humans. Hypertension. 37(2 Pt 2):429-32.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11230313/