Cioccolato, cibo amico

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E’ una delle prime, piacevoli, sorprese del metodo DietaGIFT: chi si approccia alle sue linee guida scopre con stupore che può inserire il cioccolato nella sua alimentazione. Basta leggere le etichette ed imparare a distinguerlo. E poi scegliere il momento giusto in cui gustarlo.

Ma perchè ci piace così tanto? Non è un mistero: il cioccolato, tra i vari elementi positivi (magnesio, ferro, fosforo, Vit A e del gruppo B), contiene anche triptofano, il precursore della serotonina (cioè una delle più potenti molecole del benessere).  Con questo carico positivo, non è un caso, che noi lo ricerchiamo come ricarica psicofisica!

Conosciamolo meglio.

La composizione: cioccolato bianco, al latte, fondente

pollicegiuQuello “Bianco” è generalmente costituito da burro di cacao, zucchero, derivati solidi del latte. Niente cacao, dunque, quindi, in un certo senso, non è nemmeno reale cioccolato, non ha i vantaggi del cacao, ma solo altissimo impatto glicemico. Bocciato, senza appello.

pollicegiuIl “Cioccolato al latte” fornisce in media 550 kcal (50g zuccheri solubili, 7g proteine) ogni 100g. Quidi, alto potere calorico, e grosso carico di zuccheri ad alto carico glicemico.

 

pollicesuMolto meglio, quindi, scegliere quello “Fondente“.  Ma dobbiamo imparare a riconoscerlo ed una valida guida può essere fornita dalla lettura delle etichette.

Tecnicamente, si può definire “fondente” una composizione che contenga almeno il 45% di cacao ed il 28% di burro di cacao. Quindi molto fondenti possono contenere lo stesso un’alta percentuale di zuccheri.

Con l’extrafondente si parte dal 70% di cacao in su ed andiamo decisamente meglio.

Diciture come “extra cacao” o “gusto fondente” o “piacere fondente” non significano NULLA.

Come cavarsela? Imparando a riconoscere il vero fondente

Nel dubbio, giro la mia tavoletta e leggo gli ingredienti, cercando lo zucchero.

E’ in prima posizione, oppure nelle primissime? E’ la conferma che mi trovo in mano un concentrato di zuccheri, una bomba oltre le 500kcal.

Se invece trovo l’indicazione di una percentuale alta di cacao, dall’80% in su,  la presenza di zucchero è minore. Il consiglio è di orientarsi su percentuali superiori, ad esempio il fondente 90%: gli amanti del cioccolato potranno così gustare il vero sapore di questo cibo degli Dei.
Con il 99% raggiungiamo un livello davvero virtuoso. Il piacere ed il benessere (ricordate il triptofano?) raggiungono le vette più elevate. Avremo così un aiuto da un cibo consolatorio senza pericolose impennate glicemiche.

Quando inserirlo?

Alta percentuale di cacao, dunque. E nelle occasioni giuste nella giornata, inserendo quel cioccolato in un quadro di “consumo”:

  • a colazione, a cubetti o schegge: sarà un pasto ricco, con proteine e fibre, e potremo contare sul consumo dell’intera giornata
  • in montagna: come sostegno energetico in lunghe camminate
  • come spuntino prima dello sport: fonte di energia da bruciare nello sforzo fisico
  • come merenda: sportivi e ragazzi, metabolismi con alti consumi

Nessuna paura, quindi, e nessun senso di colpa se cerchiamo un cubetto di cioccolato. cioccolato

Lo faremo con intelligenza, scegliendo in modo giusto e godendocelo tranquillamente, all’interno della nostra bellissima DietaGIFT.


CIBI-SI e CIBI-NO in DietaGIFT –> https://www.antonellacarini.it/alimenti-gift/

Ricetta della golosissima Giftella al cacao –> https://www.antonellacarini.it/giftella/