La DietaGIFT per chi ha poco tempo

A volte si può avere l’impressione che per seguire il Metodo GIFT occorra passare varie ore in cucina, intere giornate in giro per negozi Bio a cercare la farina di teff, o lo sperduto pastore che produce caprino doc.

Quindi per tutte le persone che lavorano parecchie ore, impiegano tanto tempo negli spostamenti, o hanno pargoli da portare a pallavolocatechismoripetizionigiocaredagliamici, … la GIFT rimane impraticabile?

Ma non diciamo sciocchezze! Si può seguire un’ottima GIFT, anzi una GIFT PERFETTA anche con piatti pratici, che richiedano ben poca esperienza, tempo o dedizione in cucina.

Io personalmente sono una persona che cerca sempre l’aspetto pratico: mi interessa la sostanza.

Quindi, buona scelta degli ingredienti, cotture semplici, combinazioni pratiche, un po’ di spezie e di fantasia e siamo perfettamente sui binari giusti.

1. LA SPESA CORRETTA

Certo, il momento della spesa è decisivo: si tengono a mente i CIBI-SI e CIBI-NO, si fa un piccolo elenco scritto ( le più tecno lo fanno al cell, ma un pezzetto di carta andrà benissimo) e poi si procede alla spesa, pensando non solo all’oggi, ma anche ai 2-3 giorni successivi, come minimo.
Con la spesa giusta ci mettiamo in casa gli alimenti che abbiamo programmato di mangiare, ma anche le scorte per le emergenze e gli ultimi minuti
Ecco la lista della spesa-base di casa mia (poi ognuno si farà la propria) . E’ uno strumento pratico e facilissimo: Lista della Spesa

2. CIBI “ULTIMO MINUTO”

Zuppe di verdure: ormai tutti i supermercati hanno fiutato la richiesta e messo sul mercato zuppe, creme e vellutate niente male come sapore ed anche come composizione. Una volta verificato che non contengano glutammato o altro nome strano e che non siamo troppo salate al palato, possono entrare nella nostra spesa usuale.
Cous-cous: si sceglie integrale. Molti tipi si cuociono in 4 minuti: si mettono 3 dita di acqua in un pentolino con coperchio, si porta a bollore, si versa il cous-cous, si mescola, si rimette il coperchio e si spegne. Finito. La cottura viene effettuata proprio dall’acqua bollente. E nel frattempo noi prepariamo il completamento del piatto. Pomodori e mozzarella? Gamberetti e zucchina grattugiata? Pezzetti di pollo avanzati dalla cena di ieri? Ceci e pezzetti di frittata o uova sode? Feta e radicchio? Piatto unico, sempre diverso, rapidissimo.
Amaranto: stessa preparazione del cous-cous, stessa rapidità e versatilità. Temete che i figli non lo mangino? Dite che si tratta di un “piccolo riso” ed offrite questo piatto fresco e gustoso, adatto anche a chi debba evitare frumento e glutine.
Carpaccio di carne o di pesce: si può tenere in congelatore e prepararlo (anche cotto) a tempo di record dato che, essendo sottilissimo, si scongela in modo molto pratico.
Yogurt: per un pasto senza cottura, ma molto piacevole, del buon yogurt intero, da arricchire con muesli, crusca, fragole, banana, uvetta o cioccolato, e semi di vario tipo, da quelli classici (noci e mandorle) a quelli meno usuali, ma sempre reperibili anche al supermercato, come semi di sesamo, lino, chia, quinoa, girasole o zucca.
Surgelati: due buste di verdure surgelate (solo verdure, niente insaporitori, formaggi, o altro mucchio selvaggio), da cuocere a vapore in pentola a pressione. Qui i minuti saranno magari 10, ma in ogni caso si tratta di una soluzione molto pratica
Queste sono le idee che ho ideato io nel corso del tempo, proprio per ottimizzare le preparazioni, ma ognuno sviluppa poi i trucchi adatti alla propria famiglia.

3. LA DOPPIA QUANTITA’

La GIFT consiglia i cereali integrali per un motivo importante di “qualità dei cibi” e “controllo glicemico”. A volte sento l’obiezione “ci vuole una cottura più lunga”. Vero.
Un riso integrale può impiegare IL DOPPIO rispetto ad uno raffinato. Allora noi aggiriamo l’ostacolo CUOCENDONE IL DOPPIO: lo troveremo pronto per il giorno successivo ed avremo così ammortizzato la tempistica. Basterà condirlo con ingredienti diversi per avere un piatto nuovo.
(Tra l’altro, cosa abbastanza sorprendente,  mangiare un primo”riscaldato” sembra avere consistenti vantaggi sulla glicemia! Per approfondire : “Un piatto di pasta riscaldata“)

Stessa tecnica con le uova. Devo farle sode per l’insalatona serale? Ne metto a bollire due in più e le trovo pronte il giorno dopo. Basterà aggiungere dei pomodori o un’insalata mista, dei ceci o una manciata di semi misti e sono già a buon punto con il pranzo in ufficio.
Ed il ragù? Dato che la cottura è piuttosto lunga, aumentiamo le dosi ed avremo delle porzioni da riporre in freezer per necessità future.
Le crepes per la colazione: in 15 minuti se ne possono preparare 4, ma con 5 minuti in più la quantità triplica! Posso avere così un’utile parte proteica per la colazione, da gustare sia dolce che salata. E quelle in più vanno riposte comodamente in freezer per altre mattine. Idem per i pancake, con farine di ogni tipo: riso, castagne, mais, grano saraceno.

4. LE COTTURE PRATICHE

Essendo DietaGIFT un metodo che punta molto sulla freschezza, sulla stagionalità e sulla qualità, in realtà la cottura degli alimenti può benissimo essere ridotta e semplificata. Poi ognuno sceglierà se divertirsi a comporre creazioni elaborate ed originali, in base alla propria passione e dedizione. Ma per gli altri c’è ampio margine di manovra.
Contorni crudi, o cotti al vapore e ben conditi ed insaporiti con spezie (che regolano la pressione, abbattono l’aggiunta di sale, migliorano il metabolismo degli zuccheri e rendono il piatto piacevole e sempre diverso), primi semplicemente bolliti e poi arricchiti con verdure e semi, secondi alla piastra, al vapore, al forno, in pentola a pressione)… ce n’è per tutti i gusti, le latitudini e le esigenze familiari. ContMa8

Alla cuoca creativa, che elabora crepe con farina di sorgo (ma anche una parte di quella di teff ed un altro terzo di quella di frumento, altrimenti il tutto non sta insieme) si affianca la cuoca pratica che tuffa semplicemente muesli e nocciole nello yogurt. Entrambe possono fare una gustosissima colazione GIFT.

4. LA FAMIGLIA CHE NON COLLABORA

Certo, c’è anche questo scoglio, a volte. Molti gifter sanno perfettamente che se il resto della famiglia approfittasse del cambiamento e si adeguasse alla scelta di qualità che facciamo, ne ricaverebbero vantaggi tutti, dal marito con la pancetta, alla figlia con l’acne o il ragazzo che ha iniziato a fare sport ed ha (giustamente) sempre fame.
Eppure, niente, gli altri fanno ostruzione. Lungi da me il voler indagare troppo in questa direzione. I motivi possono essere vari e non sempre onorevoli. Ma il concetto è che una persona che cerca faticosamente un equilibrio migliore, perché non sta bene e non è contenta, e trova una via bella ed intelligente come GIFT, ha deciso di fare UN CAMBIO dentro di sé.
Ecco, in questo io credo che non debba farsi smontare dallo scetticismo o peggio dal disfattismo od opposizione degli altri componenti della famiglia. Si troverà il modo di far funzionare le cose.

Ma quella persona, per sé, per il proprio benessere, ha fatto un passo avanti nella direzione giusta. Gli altri possono mangiare i loro biscotti bianchi, ma il gifter, per la propria colazione sceglierà fiocchi integrali, fette biscottate o pane nero. Ed aggiungerà frutta e noci. Oppure spremuta e uova. O qualsiasi altra combinazione voglia, finalmente, sperimentare, tra le mille possibili idee di colazione GIFT.

5. IL PRANZO IN UFFICIO IN 10 MINUTI OPPURE IN MENSA

Nel primo caso, ci organizziamo con insalatone con parte proteica (pollo, uovo, mozzarella, gamberetti, tofu, feta, ecc.) e pane/gallette. Oppure con gustosi e vari panini GIFT-style.
In mensa non troviamo l’integrale? Possiamo virare su patate o legumi, o tenere in borsa 5 gallette. Insalatona
O la verdura cruda lascia a desiderare? Pazienza. Useremo quella F di flessibilità che rende applicabile GIFT praticamente ovunque.

6. “NON HO TEMPO DI FARE MOVIMENTO”

Come sempre, è una questione di scelte. O più precisamente di priorità.
Magari non puntiamo ad andare in palestra ad ore fisse e per 5 volte la settimana. Ma possiamo ritagliarci dei tempi per camminare, o trovare spazio sotto il letto per uno stepper, o in mansarda per una cyclette, convincere l’amica eternamente a dieta che occorre camminare o fare un corso di NordicWalking Link , approfittare dei ritagli, ad esempio facendo sport quando i nostri figli fanno dei corsi (Certo perché A LORO FA BENE fare sport, vero?). Ed è nelle nostre mani anche adottare un approccio attivo: fare le scale vere, disdegnando quelle mobili o l’ascensore, scendere dai mezzi una fermata prima per usare un po’ le gambe, abituarsi a programmare qualcosa di giocoso ed attivo nei week-end. Iscriversi (sempre con l’amica di prima) ad un corso di ballo. Cammino al parco
Insomma, cercate le risorse dentro di voi. Se non ne avete a sufficienza, cercate un complice: una persona che, come voi, voglia fare un cambio, ma non sa da che parte iniziare. O teme di non essere abbastanza motivato.

Qualunque aiuto è benvenuto, purché sia stimolante e vada nella direzione giusta, facendo un pezzo di strada con noi. Come i gruppi social, tanto per dirne una.

Insomma, mettiamoci in moto, lungo i binari indicati da GIFT. Con la consapevolezza che questa Alimentazione di Segnale, oltre che supportata da ottime basi scientifiche, è molto ricca e piacevole ed alla portata anche di chi HA POCO TEMPO.