Tutti olimpionici a tavola!

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I bellissimi cerchi delle Olimpiadi rappresentano ognuno un continente, a cui è abbinato un colore, per assonanza e storia, come avviene nell’immagine collettiva.

Alla nera Africa si abbraccia la rossa America e la gialla Asia, con riferimento alle diverse colorazioni delle popolazioni autoctone, mentre la verde Europa e la blu Oceania fanno pensare a terra e mare, almeno ai colori più belli che dovrebbero avere, nel loro stato naturale (dimenticando le desertificazioni e le aree bistrattate dall’Uomo).

Allora dato che giocare è bello e stimolante, inauguriamo le Food-Olimpiadi e costruiamo a modo nostro i cinque cerchi. Attenzione, il colore di un cibo non è un mero dato visivo, ma anzi identifica diverse molecole di nutrienti, con specifiche azioni vitali e determinati segnali a cui il nostro organismo risponde.
Sono dunque linguaggi, con melodie diverse, a comporre un coro a più voci.

Il rosso esprime la vitalità dei polifenoli, dei carotenoidi (così preziosi per adeguarsi allo stimolo solare, specie in estate), delle antocianine e del licopene.  Dal rosso fuoco (fragola, cocomero, arancia rossa, pomodoro, peperone, ravanello) al rosso scuro (radicchio, melograno, barbabietole) è tutto un segnale positivo per il sistema immunitario, per un’alimentazione antiage, e di contrasto ai radicali liberi. Esprime quindi forza e giovinezza.

Il giallo nasce dall’energia di caroteni e carotenoidi, flavonoidi, polifenoli, acidi organici). Mettiamo nel cestino tutto quello che arriva fino all’arancione: zucca, carota, albicocca, peperone, pesca, caco, mela, melone, arancia, mandarino: avremo un pieno di vitC ed alimenti protettivi per la pelle. Il giallo ci rende energici, quindi!

Nel verde troviamo una serie di validi difensori, autentici paladini del nostro sistema immunitario. E la ricchezza di fibre che funge da spazzino per il nostro intestino, ma anche da nutrimento, per la gioia del microbiota con cui viviamo in simbiosi (se sta bene lui, siamo forti e vitali noi). Il colore verde è dato non solo dalla clorofilla, ma anche da altre sostanze come glutatione ed acido folico. Nel gruppo troviamo alimenti da gustare sia cotti che crudi, come spinaci, verza, cavolo, broccolo, carciofo, zucchina, insalata, rucola, basilico, fagiolini. Il verde mi rende protetto e pronto alla lotta.

Il bianco naturale di molti vegetali è legato da allicina, polifenoli, selenio. In questo gruppo ci sono autentici cibi-medicina, come aglio e cipolla (regolatori dei valori pressori e dell’idratazione corporea), a cui si affiancano asparagi bianchi, finocchi, cetriolo, mela e pera, cavolfiore, sedano, uva bianca. Il bianco aiuta quindi l’equilibrio e combatte l’infiammazione.

A dare forza ed intensità ai vegetali viola ci pensano polifenoli ed antociani. Dal viola acceso a quello più cupo, non possono mancare in tavola frutti di bosco (ribes, mirtilli, more), fichi, susine, uva nera, melanzane. Il loro apporto a tutto il comparto circolatorio (specie vene e capillari) è davvero importante. Ne risulta migliorata la circolazione, lo stato dei liquidi corporei, la vista (dato che la retina è fortemente innervata di capillari). Con il viola siamo quindi più efficienti e focalizzati.

Una buona orchestra ha bisogno del contributo di tutti questi strumenti, così che possiamo avere a disposizione tante armi contro gli insulti del tempo e l’insidia delle patologie. Non resteremo “sempre giovani”, questo no, perché non è un obiettivo ragionevole. Ma giocarci la nostra bella partita, rinforzando la squadra di alleati e schierandoli in maniera ottimale al proprio posto, ci aiuterà a presentarci in forma alle nostre importati Olimpiadi della Salute.

Viva lo sport, viva i colori!